Questa settimana siamo a Lubiana, in Slovenia, per occuparci di imprese sociali, una tendenza in crescita. È l’idea che il profitto è sì importante ma non è tutto, e viene perseguito un obiettivo più ampio in modo che alla fine l’azienda diventi una forza positiva
Una nicchia da 5 milioni di potenziali clienti
Nel campo dell’abbigliamento, per le persone con disabilità abiti scomodi, della taglia sbagliata, e ineleganti sono spesso le uniche scelte disponibili. Una situazione che la startup sloveno-croata Ucqc sta cercando di cambiare, offrendo agli utenti in carrozzina moda funzionale, trendy e a prezzi accessibili.
Hedvig Af Ekenstam è una delle due fondatrici. Quando la incontriamo, con lei ci sono Luka Plavčak e Martina Smodiš, atleti paralimpici entrambi su sedia a rotelle. Ci racconta come hanno avuto l’idea: “Lavorando nel campo della moda, ci siamo imbattute in clienti su sedia a rotelle e ci siamo rese conto che potevamo davvero fare la differenza con i vestiti. Per esempio, abbiamo realizzato una giacca per Luka che lui, per la prima volta, poteva allacciare da solo, e questo ci ha aperto gli occhi, ed è per questo che siamo qui oggi”.
Plavčak conferma: “Per la prima volta in sette anni ho potuto allacciarmi la giacca da solo, per me è importante. È stato possibile grazie a cerniere adattabili. E penso sia un prodotto molto richiesto nella comunità dei disabili”.
Tasche, cerniere, bottoni, o semplicemente la forma di un capo di abbigliamento possono creare problemi alle persone in carrozzina. È a queste caratteristiche che le creatrici pensano attentamente. Ma anche al lato estetico, di moda, viene data importanza quanto alla funzionalità. Spiega Smodiš: “Questi vestiti sono realizzati in collaborazione con persone in carrozzina, quindi offrono esattamente gli adattamenti di cui abbiamo bisogno, ma sono anche eleganti e alla moda, hanno tutto quel che un adulto può desiderare”.
Le fondatrici di Ucqc sono anche convinte di aver individuato una nicchia di mercato trascurata e quindi un’opportunità commerciale: “Ci sono 5 milioni di utenti di sedie a rotelle solo in Europa – dice Af Ekenstam – e non sono minimamente considerati dall’industria della moda”.
Il progetto Worth: coaching e sostegno finanziario
L’azienda è stata avviata grazie al progetto Worth, un’iniziativa europea che fornisce coaching aziendale, 10 mila euro di sostegno finanziario e consulenza legale per aiutare le imprese del settore lifestyle a portare le loro idee sul mercato.
Per saperne di più, abbiamo parlato con la coordinatrice del progetto, Korina Moll.
Korina, in che modo il progetto Worth consente alle aziende di prosperare e allo stesso tempo perseguire i propri obiettivi sociali?
“I progetti selezionati hanno beneficiato del programma di coaching che prevede una formazione su come creare un’attività commerciale e un piano di marketing, come creare un marchio, come commercializzare un’idea. Tutto questo con l’obiettivo di pensare fin dall’inizio al proprio progetto come a un business, al di là dell’aspetto sociale”.
Che cosa cercate esattamente quando selezionate le aziende?
“Cerchiamo idee innovative con un’alta componente di design, tutte idee che vanno applicate ai settori tessile, moda, calzature, pelletteria, gioielleria, arredamento e accessori. Insomma, il settore lifestyle”.
Oltre al progetto Worth, ogni anno il Concorso europeo per l’innovazione sociale assegna premi alle imprese che hanno il maggiore impatto sulla società.
Che cos’è il Concorso europeo per l’innovazione sociale?
- Il concorso europeo per l’innovazione sociale, organizzato dalla Commissione europea in tutti i paesi europei, premia le soluzioni innovative per affrontare i problemi della società.
- Ogni anno viene selezionato un tema chiave per il concorso. I tre progetti che offrono le migliori soluzioni vincono premi del valore di 50 mila euro.
- Le edizioni precedenti hanno esplorato temi come la lotta ai rifiuti di plastica, la sostenibilità nell’industria della moda e la creazione di posti di lavoro in Europa.